Come la “competizione sociale” porta a soffrire dei successi altrui

Riccardo Scandellari
3 min readJul 15, 2020

I social network ci permettono la connessione e il confronto con molte più persone di quante potessimo raggiungere qualche anno fa. Le piattaforme di conversazione digitali hanno consentito a molti un’evoluzione in campo lavorativo e ci permettono acquisire informazioni e collegarci con fornitori, clienti e datori di lavoro. Come tutti gli strumenti, i social network, possono diventare una fonte di pericolo e di difficoltà.

Qualche tempo fa ho letto un post molto interessante, firmato Sarah Snow, dal titolo: “How Facebook Changes How We Think and Feel”. L’articolo evidenzia come alcune persone siano soggette a stati depressivi indotti dai social network. Cita i dati ricavati da alcuni studi, secondo i quali l’insorgere della patologia depressiva negli ultimi anni è in forte crescita, arrivando a colpire il 7% della popolazione USA.

Tra le ipotesi più accreditate, vi sarebbe il “confronto sociale”, agevolato dalle moderne tecnologie di condivisione. Ogni giorno siamo nella condizione di visualizzare i successi, le vacanze o gli acquisti di colleghi e amici. Questo continuo realizzare che gli altri hanno una vita migliore della nostra, un maggiore guadagno e successi in ogni campo, rende alcuni soggetti depressi a causa della “competizione sociale”.

Secondo Charlotte Blease, medico e psicoterapeuta,

“potrebbe essere che l’eccessiva permanenza sulle piattaforme sociali e la visualizzazione di aggiornamenti di stato ci faccia trarre la conclusione di essere socialmente fuori gara. Questo potrebbe innescare sentimenti di tristezza e disforia in persone che non realizzano che quello che vedono è spesso frutto di esternazioni fatte ad arte per risultare superiori e farsi vanto di successi sporadici”.

Sono molti a non realizzare che sui social network la maggioranza delle persone evita di pubblicare cose negative o tace gli insuccessi in campo lavorativo, amoroso e nei rapporti personali. L’impegno di ognuno è, spesso, quello di fornire un ritratto edulcorato di sé per aumentare la “desiderabilità sociale”. Succede anche inconsciamente. Si ritrovano a mettere in evidenza i loro successi. Evidenziano il lato migliore e confezionano post in cui preferiscono mostrare più che dimostrare. Questo atteggiamento porterà…

Riccardo Scandellari

Divulgatore, formatore, consulente in ambito Branding e Comunicazione. Autore di www.skande.com blog di marketing e comunicazione tra i più seguiti in Italia