Il “confronto sociale” è il male del nostro tempo

Riccardo Scandellari
4 min readApr 14, 2020

I social network ci permettono la connessione e la conversazione con molte più persone di quante potessimo raggiungere qualche anno fa. Mai come ora le piattaforme di conversazione digitali hanno consentito a molti un’evoluzione in campo lavorativo, ci permettono acquisire informazioni e collegarci con fornitori, clienti e datori di lavoro. Pochi hanno compreso le potenzialità di questi strumenti. In ottica di Personal Branding, una presenza coerente, credibile e con contenuti rilevanti riesce a farci ottenere contatti, opportunità e stimola relazioni e legami di amicizia e professionali.

Come tutti gli strumenti, i social network, possono diventare una fonte di pericolo e di difficoltà. La natura umana ha delle peculiarità che dobbiamo considerare per una corretta gestione della negatività.

C’è un interessante post, firmato Sarah Snow, dal titolo: “How Facebook Changes How We Think and Feel”. L’articolo evidenzia come alcune persone siano soggette a stati depressivi indotti dai social network. Cita i dati ricavati da alcuni studi, secondo i quali l’insorgere della patologia depressiva negli ultimi anni è in forte crescita, arrivando a colpire il 7% della popolazione USA.
Tra le ipotesi più accreditate, vi sarebbe il “confronto sociale”, agevolato dalle moderne tecnologie di condivisione sociale. Ogni giorno siamo nella condizione di…

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Riccardo Scandellari

Divulgatore, formatore, consulente in ambito Branding e Comunicazione. Autore di www.skande.com blog di marketing e comunicazione tra i più seguiti in Italia