Le scomode domande del marketing personale
Sono un grandissimo sostenitore dell’utilità delle domande rivolte a se stessi. La qualità della domanda e — soprattutto — della risposta che ti dai è la componente essenziale della tua crescita professionale e del tuo posizionamento. In questo caso le domande sono semplici, te le fornisco io. Le risposte, al contrario, sono difficili poiché prevedono che chi se le ponga annulli ogni forma di pregiudizio, ego, supponenza, tradizione e cliché. Nelle valutazioni che diamo a noi stessi, ai nostri prodotti o alle nostre azioni tendiamo ad autoassolverci o a mitigare le parti scomode che non vogliamo ammettere a noi stessi.
Il marketing, come qualsiasi attività umana, è soggetto a domande complesse di analisi di noi stessi, dei dati e del pubblico a cui vogliamo rivolgerci e del motivo per cui queste persone dovrebbero apprezzarci. Queste sono le domande scomode che qualsiasi azione di marketing richiede prima di essere intrapresa:
- Chi stai cercando di raggiungere? Se la risposta è “chiunque” è già sbagliata. Non puoi essere simpatico, utile e interessante per chiunque. Ripeti la domanda.
- Come hai intenzione di coinvolgere chi intendi raggiungere? Stai raccontando una storia che chi vuoi coinvolgere sente come se fosse la sua storia? In cosa crede il tuo pubblico? Quali sono i suoi bisogni e come riuscirai ad ottenere la sua…