Parole che creano connessioni

Riccardo Scandellari
2 min readNov 24, 2022
La Scuola di Atene di Raffaello Sanzio — Musei Vaticani

Se parli di qualcosa senza fare riferimento alla tua esperienza personale, i lettori potrebbero pensare che hai copiato un articolo trovato su Google. Scrivere non serve solo a trasferire fredde informazioni, ma anche a esprimere emozioni, ispirazioni e opinioni. Puoi utilizzare la parola per trasferire dati o nozioni; tuttavia, non sarà questo a fissare il ricordo di te in chi ne fruisce. Devi avere l’obiettivo di creare connessioni e non solo di informare le persone.

Lascia che ti faccia un esempio:

“Inserire le parole chiave corrette nella headline di LinkedIn aumenterà di molto la probabilità che tu venga trovato”

Hai letto un’affermazione vera, utilissima a chi usa LinkedIn, ma poco utile a farmi ricordare o ad aumentare la mia autorevolezza. Provo a scrivere la stessa identica informazione in un modo diverso:

“A volte LinkedIn mi stupisce, lo studio da quasi dieci anni e osservo che la semplicità è la migliore strategia in questo luogo. Hai mai notato che se cerchi “programmatore PHP” nel campo di ricerca di profili professionali otterrai come risultato un elenco di professionisti che hanno scritto la stessa identica cosa nella loro headline? Funziona!
Tempo fa lo consigliai in un mio corso ad una giornalista scientifica e dopo un paio di mesi mi scrisse una mail piena di gratitudine per essere stata assunta…

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Riccardo Scandellari

Divulgatore, formatore, consulente in ambito Branding e Comunicazione. Autore di www.skande.com blog di marketing e comunicazione tra i più seguiti in Italia