Qual è la giusta quantità di tempo per il tuo Personal Branding?

Riccardo Scandellari
3 min readOct 6, 2022

Molti professionisti sono ora impegnati nel comunicare le proprie competenze, i propri valori e la propria unicità. Attraverso questa narrazione di sé stessi riescono a mettersi in evidenza e a ottenere un pubblico — e clienti — che li ritengono utili, interessanti e capaci nella loro professione.

I principali modelli strategici con cui ottenere rilevanza e opportunità lavorative sono quattro. Sono strategie di posizionamento personale basate più sul tempo, sulla motivazione e sull’investimento di energie che sulla loro efficacia. Tuttavia, se rapportate al loro scopo, sono tutte valide e permettono di centrare obiettivi con coefficiente di difficoltà crescente.

Ho voluto fare anche una stima del tempo che bisognerebbe impiegare quotidianamente per l’ottenimento di questi quattro obiettivi:

  1. Essere trovato (2–4 ore al mese) Questa è l’attività meno impegnativa dal punto di vista contenutistico e rappresenta la base di qualsiasi professionista (anche se lo fanno in pochi). Se qualcuno parla di te o ti segnala, chi cerca informazioni, dove può reperirle e come può contattarti? Anche questa attività ha livelli crescenti di impegno e difficoltà: puoi partire con un profilo LinkedIn per arrivare ad avere un sito con il tuo nome e tutte le informazioni che ti riguardano. L’importante è che tu ti faccia trovare agevolmente dove ti cercano, in base a dove si aspetta di trovarti chi opera nel tuo settore. Questo presupposto — anche se ti sembra poco — è un buon punto di partenza che ti differenzia dal 90% dei tuoi colleghi.
  2. Proporti ad un determinato pubblico (30 minuti al giorno) Oltre ad essere trovato, puoi facilitare l’ottenimento di attenzione e fiducia creando occasioni per essere visto: ad esempio la condivisione di contenuti di altri, commentando post di persone autorevoli oppure poche righe quotidiane su LinkedIn in cui racconti una tua esperienza o quello che pensi di un determinato argomento professionale. L’errore più comune consiste nel cercare like più che rendersi credibili dal punto di vista lavorativo, rendendo inutile o addirittura deleteria la propria comunicazione.
  3. Generare aspettative (1–2 ore al giorno) Questa è l’attività ideale, quella che spinge anche me a creare contenuti ogni giorno. Si tratta di…
Riccardo Scandellari

Divulgatore, formatore, consulente in ambito Branding e Comunicazione. Autore di www.skande.com blog di marketing e comunicazione tra i più seguiti in Italia