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Riccardo Scandellari
2 min readOct 27, 2022

Tanti ci provano, tuttavia la motivazione non è qualcosa che puoi elargire tu, ma è un comportamento che devi stimolare nella persona che hai di fronte o che ti legge online. Nicolas Guéguen, professore di psicologia sociale, qualche anno fa ha eseguito una serie di interessanti test per scoprire cosa sia più utile per influenzare le persone e auto motivarle a compiere un’azione.

Nel corso della sua ricerca ha contattato 640 persone per strada in Francia e ha chiesto loro di fare una donazione per un ospedale pediatrico attraverso due distinte modalità.
Nella prima, motivante, ha incalzato direttamente le persone a sostenere un ente di beneficenza dicendo: “Probabilmente sei interessato a sostenere le organizzazioni per bambini con problemi di salute. Mi chiedo se potresti aiutarci facendo una donazione”, a questa domanda hanno risposto il 25% delle persone a cui il professore si è rivolto.
Nella seconda modalità, in cui ha sostituito le parole “sei interessato” con “probabilmente rifiuterai” all’inizio della richiesta, il tasso di adesione è balzato al 39%.
Non solo, anche l’importo che i sostenitori hanno donato all’ente di beneficenza è aumentato.

Reattanza, un meccanismo di difesa

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Riccardo Scandellari

Divulgatore, formatore, consulente in ambito Branding e Comunicazione. Autore di www.skande.com blog di marketing e comunicazione tra i più seguiti in Italia