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Sui social il problema sei tu!
I social media sono neutri, possono essere un luogo in cui coltivare relazioni utili oppure una grandissima perdita di tempo. Sono stati ideati con lo scopo di indurre l’utente ad intrattenersi e a conversare. Nulla di strano; è il loro modello di business basato sul vendere la nostra attenzione alle aziende.
Leggo di tanto in tanto di persone che abbandonano Facebook dichiarandolo pubblicamente. Dopo qualche tempo li vedo ritornare, adducendo qualche pretesto, e raccontano che il mondo fuori è bellissimo e di come, senza social, si torni ad una vita più sana e fatta di rapporti veri.
Sono convinto che il male di Facebook (discorso che vale per qualsiasi social) sia l’abitudine ad avere un pubblico, acquisito nel tempo dai singoli utenti. Quando pubblichiamo sappiamo di essere letti, almeno potenzialmente, da 10, 100 o 1.000 persone e, d’istinto, cerchiamo di “confezionare” il messaggio per renderlo più accattivante possibile. Lo richiedono il nostro ego, chi vede il contenuto e l’algoritmo che sta alla base del successo di ogni post.
Quelli che abbandonano Facebook, dicendo che sono annoiati e che hanno di meglio da fare nella vita, hanno tutta la mia stima e comprensione.
Quelli che “non è più il Facebook di una volta”, “sono stanco di chi scrive solo dei suoi successi”, “non ci sono rapporti veri”, non li sopporto più. Se te ne vai…